FONDAZIONE VILLA PALAZZOLA
Il Lago Maggiore, la sua storia, le sue ville, i suoi
giardini.
Il
Lago Maggiore nel corso dei secoli ha visto la creazione di
giardini sontuosi e di ville principesche, che hanno creato un
ambiente fortemente antropizzato e proprio per questo
ricchissimo di fascino. Grazie a questo passato oggi è possibile
ammirare nel nord est del Piemonte giardini e ville di
grandissima qualità e delle più svariate tipologie, che
rappresentano una parte importante del patrimonio culturale e
botanico della Nazione.
Lo stile e l’importanza di questo contesto è molto ricca e
spazia dalle ville e dai parchi formali del sei e settecento,
sino alla ricchezza e alla libertà di disegno delle ville
ottocentesche e dei parchi all’inglese di impostazione più
naturalistica.
Il territorio del lago Maggiore è “porta d’Italia” e grazie alla
strada del Sempione, sono giunti fin dal XVIII secolo nella
Penisola i visitatori colti, che provenendo dalla Francia,
dall’Inghilterra e dalla Germania, sceglievano questa via per
iniziare il cosiddetto Grand Tour, indispensabile corredo
per ogni uomo di cultura di quel tempo.
Nell’Ottocento questa tradizione si è consolidata, ed ha portato
alla creazione di grandi parchi, di ville sontuose e di grandi
alberghi da cui sono passati ed hanno soggiornato personaggi
della storia e della letteratura mondiale, come Stendhal,
Lamartine, Nieztche, il principe Troubeskoy, la regina Vittoria,
la contessa Sofia Browne, il colonnello Neil Mc Eacharn.LA
VILLA PALAZZOLA
“Villa La Palazzola" è situata a Stresa in una delle più felici
posizioni del lago. La villa fu fatta costruire inizialmente dal
conte Flaviano Avogadro Casanova e sorgeva su un fondo molto
vasto, che si stendeva fino alla Nazionale del Sempione e al
Roddo. La prima pietra dell’edificio con annesso un elegante
oratorio, venne benedetta dal Rosmini nel giugno 1844. La villa
Casanova divenne proprietà Geyer e più tardi Belloni. Infine
diventò proprietà dei Bongiovanni Radice, nel 1951. L’ultimo
erede, Adolfo Pini, figlio di una Bongiovanni Radice, la donò al
Comune di Stresa, con l’intesa di farne una Fondazione con
finalità di promozione dell’arte e della cultura.
Il giardino della villa ancora oggi ha una superficie di quasi
due ettari: la strada statale superiore è unita al lago da un
percorso in asse con la villa, il cui estremo visivo è il
Palazzo Borromeo dell’Isola Madre. |